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Ekatontapiliani

Il Tempio della Panagia di Ekatontapiliani, uno dei più importanti monumenti paleocristiani della Grecia, è il gioiello più importante della preziosa corona di Paros. Si trova nella zona nord-est di Parikia, a pochi passi dal porto. La storia di Ekatontapiliani comincia con le leggende bizantine, dato che probabilmente venne costruita nel 4° secolo.

 

Agia Eleni, madre di Costantino il Grande, si fermò a Paros durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa per trovare la Santa Croce per visitare una piccola chiesa, una delle prime ad essere stata costruita in onore della nuova religione. Pregò e promise di costruire una grande chiesa in quello stesso luogo qualora avesse trovato la Santa Croce. Le sue preghiere furono ascoltate e Agia Eleni trovò la Croce e mantenne il suo voto. Secondo un'altra leggenda, il tempio fu costruito da Costantino il Grande, su richiesta di sua madre, che non fu in grado di adempiere al suo voto.

 

La basilica originale, con un'unica navata e pianta a croce, in legno, venne distrutta, forse da un incendio. Venne ricostruita in epoca giustinianea con archi e una cupola. Secondo la leggenda, il tempio Giustiniano di Ekatontapiliani fu costruito da un discepolo del maestro che aveva costruito Santa Sofia a Istanbul.

 

La chiesa è sopravvissuta a distruzioni e saccheggi durante dominazione turca e carolingia. Tuttavia, il più grande disastro subito dalla chiesa fu il terremoto del 1773. Le riparazioni successive modificarono la sua originale forma imponente. La restaurazione di Ekatontapiliani iniziò nel 1959 e il tempio attualmente conserva la sua forma giustiniana: basilica cruciforme con cupola.

 

Le sculture che adornano il tempio provengono dall'antico tempio di Demetra che sorgeva una volta nel porto di Parikia. L'antico battistero si trova nella parte sud della chiesa e risale al 4° secolo, il battistero più antico e meglio conservato tra quelli ortodossi di oriente. Nel battistero, è possibile ammirare l'affresco più antico ritrovato sull'isola, risalente all'11° e 12° secolo, raffigurante Agios Georgios. Ekatontapiliani ospita il Museo bizantino di Parikia, con foto rare, sculture in legno e altre reliquie religiose di epoca bizantina e occupazione turca.

 

Il più grande festival dell'isola è la festa di Panagia, il 15 agosto, grande festa sia religiosa che popolare.

 

Antico cimitero di Parikia Scavi recenti (1983) hanno portato alla luce il grande cimitero, risalente al periodo tra la fine dell'8° secolo aC e il 3° secolo dC.

 

Il cimitero è stato individuato nei pressi del porto, vicino alla strada costiera. Si compone di diverse tipologie di tombe di diverse epoche. Il ritrovamento più significativo è un polyandreion (tomba di gruppo), l'unico esempio nell'Egeo, risalente al periodo tardo geometrico (8° secolo aC).

 

Un'enorme lapide è posta davanti al polyandreion. Oggi, l'area costituisce un parco archeologico. Il centro museale accanto al cimitero mostra interessanti ritrovamenti e fotografie provenienti da scavi passati e presenti.

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